Momento unificante dei tre giorni è la consegna degli One Health Awards, destinati a eccellenze della ricerca sulla scena nazionale e internazionale, ma anche della divulgazione e dell’impegno per il pianeta affinché One Health, One Earth esca sempre di più dalla discussione accademica per entrare stabilmente nel dibattito pubblico.
Ecco i vincitori degli Award consegnati nella serata del 14 Ottobre:
Motivazione
Per i suoi numerosi interessi scientifici, per la promozione di una didattica finalizzata a formare gli studenti di medicina nell’approccio inter e transdisciplinare della One Health per approfondire le interazioni tra gli esseri umani, gli animali e gli ecosistemi e per gestire in maniera più efficace le malattie endemiche ad alto impatto economico-sociale.
Motivazione
Convinto sostenitore dell’approccio One Health, il Prof Louzir è stato tra i coordinatori della gestione della emergenza pandemica e della campagna vaccinale in Tunisia. Artefice del progetto Med-Net, tra i Ministeri della Salute Tunisino ed Italiano per lo sviluppo di reti virtuose di collaborazione, in ambito genomico. Sotto la sua direzione l’Istituto Pasteur di Tunisi sta realizzando un centro dedicato alla realizzazione di vaccini a mRNA.
Motivazione
per la competenza, professionalità e passione nel raccontare storie che valorizzano la nostra umanità condivisa nell’ottica della salute globale e un mondo più giusto ed equo . In qualità di manager dell’Internews Health Journalism Network, comunità globale di professionisti che promuovono il giornalismo indipendente, Bea Spadacini si è fatta promotrice della “One Health” a livello internazionale.
Motivazione
Al Dott. Bertolaso, manager della One Health, per la indiscussa capacità nella gestione delle emergenze sanitarie che hanno colpito il nostro territorio, dal disastroso terremoto de L’Aquila alla pandemia da Covid-19, solo per citarne alcune e per l’impegno internazionale di coordinamento delle operazioni umanitarie nel corso del terremoto ad Haiti e dell’uragano Katrina nel Sud Est Asiatico.
Motivazione
Il dott. Pierangelo Clerici, membro del Comitato scientifico permanente del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute, è la voce autorevole, sui tavoli regionali e nazionali, della One Health e della fondamentale funzione dei microbiologi italiani che – per dirla con le sue parole – rivestono «un ruolo non ancora riconosciuto come centrale sul fronte della sorveglianza e diagnostica».
Stefano Bertuzzi è l’amministratore delegato dell’American Society for Microbiology (ASM). E’ stato un senior scientific executive presso il National Institutes of Health (NIH) nell’Ufficio del Direttore dei NIH. Ha inoltre collaborato con la Casa Bianca di Obama allo sviluppo di un sistema informativo per cogliere i benefici degli investimenti scientifici. Bertuzzi ha guidato gli sforzi dell’ASM per affrontare la pandemia SARS-CoV-2. Ciò ha comportato la collaborazione diretta con la Task Force COVID-19 della Casa Bianca, la Food and Drug Administration (FDA) e i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) per aumentare l’accesso alle forniture di test diagnostici e affrontare gli ostacoli ai test sul coronavirus. Bertuzzi ha scritto un editoriale del New York Times e di mBio in cui si sottolinea la necessità di sostenere i laboratori clinici per contenere la pandemia.
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E’ un medico-veterinario con dottorato in Epidemiologia e controllo delle zoonosi, da qualche anno incardinata come Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche della Università di Bologna per portare avanti progetti didattici, di ricerca e di terza missione sulla Salute Unica. Alessandra Scagliarini crede fortemente che la Salute sia una pre-condizione e un indicatore del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030. L’uomo e gli animali vivono negli stessi ecosistemi e condividono risorse naturali, ambiente, cibo, aria e acqua. Molte delle più importanti sfide in campo sanitario derivano proprio dalle complesse interazioni tra gli esseri umani, gli animali e gli ecosistemi in cui vivono. Per i suoi numerosi interessi scientifici, per gli sforzi didattici concentrati a spiegare agli studenti di medicina l’approccio inter e transdisciplinare della One Health per approfondire le interazioni tra gli esseri umani, gli animali e gli ecosistemi e per gestire in maniera più efficace le malattie endemiche ad alto impatto economico-sociale, riteniamo Alessandra Scagliarini meritevole del premio OHA 2023.
Medico-chirurgo, Direttore Generale dell’Istituto Pasteur di Tunisi dal 2007. Figura di riferimento della sanità pubblica tunisina e autorità di rilievo nel panorama scientifico internazionale. Ha infatti firmato importantissimi studi volti a spiegare la patogenesi e le caratteristiche biologiche ed antigeniche delle infezioni da Leishmania nell’uomo. Convinto sostenitore dell’approccio One health, il Prof Louzir è stato tra i coordinatori della gestione della emergenza pandemica e della campagna vaccinale in Tunisia. E’ tra gli artefici del progetto Med-Net, progetto nato tra i Ministeri della Salute Tunisino ed Italiano, che mira a sviluppare reti virtuose di collaborazione, in ambito genomico, nel panorama della One health. Recentemente, grazie ai suoi sforzi e al supporto delle organizzazioni internazionali come l’OMS, l’ Istituto Pasteur di Tunisi ha cominciato a porre le basi per la realizzazione di un centro dedicato alla realizzazione di vaccini a mRNA per combattere le infezioni presenti e future, comprese quelle di natura pandemica.
È una narratrice, una creatrice di contenuti e una professionista della comunicazione strategica. È appassionata nel raccontare storie che mettono in risalto la nostra umanità condivisa e guida progetti che promuovono il giornalismo indipendente e un mondo più giusto ed equo.
Nel corso degli anni, ha lavorato con diverse organizzazioni internazionali per promuovere obiettivi programmatici, influenzare politiche e comportamenti. Ha collaborato con diversi giornali quali il “Christian Science Monitor”, “Sojourner Magazine”, “The Guardian”, “Il Corriere della Sera”, “The East African”, “La Voce di New York” e altri. E’ manager dell’Internews Health Journalism Network, una comunità globale di professionisti dei media che si occupa di salute globale. Questa rete consente ai giornalisti di tutto il mondo di riferire su una serie di problemi relativi alle questioni sanitarie, comprese le minacce di agenti patogeni emergenti e Bea Spadaccini ha mostrato estrema competenza ed entusiasmo nel raccontare e promuovere la “One Health” in questo network.
Il manager della One Health e delle emergenze sanitarie, inclusa quella pandemica. Medico chirurgo, Guido Bertolaso ha conseguito un Master’s Degree in Sanità Pubblica alla Liverpool School of Tropical Medicine dopo cui ha avviato un proficuo lavoro di ricerca scientifica in Africa. Ha ricoperto numerosi incarichi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Dipartimento della Protezione Civile, tra cui la posizione di Capo di Dipartimento, da dove ha coordinato l’intervento diretto in seguito a disastri naturali, tra cui la gestione del terremoto che ha colpito il Molise nel 2002, la gestione dell’emergenza legata all’eruzione dello Stromboli nel 2003 e del 2007, coordinatore della gestione delle disastrose conseguenze dello tsunami nel Sud Est Asiatico nel 2004, gestione dell’intervento italiano in occasione dell’Uragano Katrina, ma soprattutto unico responsabile e Commissario di Governo per la gestione del peggior terremoto della storia italiana negli ultimi 30 anni, quello de L’Aquila nel 2006, la soluzione dell’emergenza rifiuti in Campania del 2008-2009, coordinatore dell’operazione umanitaria ad Haiti per il catastrofico terremoto del 2010. Dal novembre 2022 Assessore al Welfare di Regione Lombardia, la Regione che per prima in Italia ha istituito il centro regionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive.
Medico-chirurgo, microbiologo, attuale presidente dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (Amcli dal 2012) e della Federazione Società scientifiche di Medicina di laboratorio. Già Direttore delle Unità Operative Complesse di Microbiologia e Laboratorio analisi dell’Asst Ovest Milanese, Pierangelo Clerici è meritevole del premio OHA2023 in quanto voce autorevole, sui tavoli regionali e nazionali, dei microbiologi italiani che secondo lui rivestono «un ruolo non ancora riconosciuto come centrale sul fronte della sorveglianza e diagnostica». Non a caso Pierangelo Clerici è membro del Comitato scientifico permanente del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute. Ed è inoltre professore a contratto alla Scuola di specializzazione in Microbiologia e virologia dell’Università degli Studi di Milano ed è stato nel periodo della pandemia membro del Comitato tecnico scientifico per lotta a Covid di Regione Lombardia.